Rimini | Fallimento Aeradria, Confindustria: Paghiamo una gestione non professionale
“Una doccia gelata” per Confindustria Rimini la notizia del fallimento di Aeradria, “rischia di mettere in discussione i timidi segnali di ripresa. Getta un velo di preoccupazione su tutti gli imprenditori e si somma a una serie di fattori negativi che gravano sulle imprese ormai da un quinquennio”.
Amara per gli industriali la constatazione del giorno dopo: a nulla sono valsi “gli sforzi di rigenerazione compiuti nell'ultimo anno da Aeradria stessa assieme a tutti i suoi principali creditori che di fatto sarebbero diventati la maggioranza di controllo della Società, l'impegno e la compattezza di tutte le categorie economiche, rimarcata nel recente incontro che si è tenuto in Camera di commercio, e non ultima la competenza riscontrata nella nuova gestione dell'aeroporto. Purtroppo tutti noi paghiamo una gestione non professionale dovuta a una conoscenza inadeguata di un settore, quello aeroportuale, che invece richiede grandi competenze. E' un'amara lezione da cui occorre imparare”.
Nonostante la doccia fredda, comunque, l’associazione guarda avanti. “Sembra, infatti, esserci la volontà comune di non rinunciare ad una infrastruttura tanto importante, senza la quale altre infrastrutture (Fiera e Palacongressi) non potrebbero andare avanti, e Confindustria Rimini farà tutto il possibile insieme alle altre categorie economiche perché ciò avvenga. Auspichiamo quindi che d’ora in poi si agisca con rapidità ed efficienza per garantire la continuità di esercizio all’aeroporto di Miramare al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione definitiva che garantisca un futuro stabile all’aeroporto e prospettive positive per tutta l’economia della provincia”.